Voglio parlare oggi di due pratiche terapeutiche alternative che non sono scientificamente validate dalla medicina ufficiale. Ecco una spiegazione semplice e chiara per comprendere i concetti di base, senza entrare nel tecnico.

L’agopuntura si basa sul concetto che nel nostro corpo, in una rete di canali chiamati meridiani, circola un’energia vitale chiamata Qi. Questi meridiani vengono associati approssimativamente ad organi fisici.

La pervietà dei meridiani garantisce il flusso corretto della forza vitale e il benessere del corpo umano. Uno squilibrio del flusso di questa energia nei meridiani altera il flusso del Qi e porta alla perdita dell’omeostasi del sistema inducendo così la malattia.

La terapia consiste nell’ inserire aghi o applicare pressione in punti specifici, chiamati punti di agopuntura, per riequilibrare il flusso di energia.

Secondo la letteratura antica il punto di agopuntura è un’apertura, un buco della cute attraverso cui l’energia vitale cosmica penetra nel nostro organismo è la connessione tra l’esterno e l’interno del nostro corpo.

Quindi quando si rileva uno squilibrio nella circolazione dell’energia, intervenendo in particolari punti di agopuntura, si ripristina l’equilibrio e la salute

Mi piace paragonare il tutto ad un sistema di irrigazione dove se c’è troppa acqua in un settore, si aprono delle “chiuse” (punti di agopuntura) per regolare il flusso e mantenere tutto in equilibrio.

L’omeopatia si basa sulla teoria del simile. Questa teoria è stata formulata dal medico tedesco Samuel Hahnemann nella prima metà del XIX secolo. Si usano rimedi che somministrati a persone sane, inducono una sintomatologia simile a quella che si vuole curare.

L’omeopatia ritiene di curare l’uomo non la malattia, il medico deve capire perchè quell’individuo ad un certo punto della sua vita presenta una certa sintomatologia e cerca di riequilibrare l’organismo usando rimedi che durante la sperimentazione hanno causato gli stessi sintomi del paziente ammalato.

I rimedi sono preparati da sostanze provenienti dal mondo animale, vegetale, minerale e di sintesi che vengono fortemente diluiti e agitati (dinamizzati). Vengono poi somministrati a persone sane e si registrano i sintomi che compaiono dopo l’assunzione di questi prodotti. Tutti i sintomi segnalati dagli sperimentatori vengono analizzati e valutati per la frequenza e l’intensità della loro comparsa e vengono raccolti in un volume chiamato Materia Medica. Sarà poi il medico che comparerà i sintomi degli sperimentatori con quelli dei pazienti e somministrerà il rimedio che più si avvicina.

Le principali critiche all’omeopatia riguardano le diluizioni perchè le leggi della chimica dimostrano che il prodotto finale delle diluizioni è tale da non contenere neppure una molecola della sostanza di partenza Pertanto, oggi, la medicina ufficiale  ritiene che i benefici dei prodotti omeopatici siano simili a quelli ottenuti somministrando un placebo: la sensazione di miglioramento può essere dovuta alla convinzione che il rimedio funzioni.

Vorrei però insinuare un dubbio perchè se qualcuno, che non conosce niente di omeopatia, somministra un rimedio omeopatico al suo cagnolino questo sta meglio o se, somministro ad un lattante agitato, ad esempio perchè stanno uscendo i denti, un rimedio omeopatico il bimbo si calma, cosa centra l’effetto placebo. Ad altri la riposta.

In conclusione: le pratiche come agopuntura e omeopatia sono molto diffuse, ma non sono supportate da prove scientifiche solide. I medici che praticano la medicina integrata non rifiutano le terapie della medicina ufficiale ma le integrano con una terapia olistica che può aiutare il paziente a stare meglio